J. Powell apre la porta a un ciclo di stretta monetaria
Nel suo discorso al Senato, J. Powell "ha aperto" a un ciclo di stretta monetaria riconoscendo che l'inflazione non è "transitoria" e che ora si pone la questione di accelerare il "tapering". Va tenuto presente che il suo intervento è stato preparato precedentemente la diffusione della variante Omicron, ed è stato approvato dagli altri banchieri centrali.

Ciò significa che:
- La conferma di Powell come presidente della Fed lo legittima a fare questi annunci
- Al prossimo FOMC a metà dicembre, le previsioni di inflazione e la traiettoria principale dei tassi di riferimento saranno certamente più aggressive e Powell sta preparando il terreno;
- I governatori “falchi” sono sempre di più;
- Il rischio associato alla variante Omicron è “neutrale” nel senso che porta sia un rischio di ribasso per la crescita sia un rischio di rialzo dell’inflazione poiché mantiene in essere i colli di bottiglia presenti nell’economia globale.
Due sono le principali motivazioni che possono portare la Fed a inasprire la politica monetaria: salari ed elevate aspettative di inflazione imposte dall’alto. Da un lato, alcuni indicatori mostrano che l’aumento dei salari continuerà (grafico 1 con il tasso di dimissioni sulla curva viola); dall’altro, il nostro indicatore proprietario suggerisce che le aspettative di inflazione non sono più ancorate (Grafico 2 con il nostro indicatore viola messo in prospettiva con l’indicatore della Fed). Secondo la nostra stima sull’inflazione statunitense, che ora tende verso il 4,0% nel 2022 e il 3,5% nel 2023, l’indicatore composito delle aspettative di inflazione dovrebbe rimanere su un livello elevato, costringendo la Fed a continuare il suo ciclo di stretta monetaria.
Le incertezze sanitarie potrebbero consentire alla Fed di non prendere decisioni a dicembre sull’accelerazione del tapering. Tuttavia, la variante Omicron non cambia il nostro scenario di reflazione a questo punto. Inoltre, la situazione sanitaria alla fine del 2021 è incomparabilmente migliore rispetto alla fine del 2020. La Fed potrebbe accelerare il suo tapering, soprattutto perché il contesto economico e l’ottima performance del settore edile/immobiliare non giustificano più acquisti marginali di MBS. Anticipando il tapering alla primavera del 2022, invece che in estate, la Fed si dà l’opportunità di annunciare un primo aumento dei tassi in estate, che consente anche di fare 2 interventi l’anno prossimo. In questo nuovo contesto monetario, è probabile che il tasso statunitense a 2 anni si contragga bruscamente e che la curva dei rendimenti si appiattisca o addirittura si inverta senza che ciò segnali una prospettiva di recessione.


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