Newsletter della gestione obbligazionaria “Total Return”: 2022, un anno nero per i mercati obbligazionari
Guerra in Ucraina, ritorno dell'inflazione, cambio della politica monetaria, timore della recessione: mix explosivo per i mercati obbligazionari... ma è anche il primo anniversario del nostro fondo obbligazionario flessibile G-Fund Total Return Bonds!
Il 2022 resterà senza dubbio negli annali dei mercati obbligazionari. È stato infatti un anno di notevole sottoperformance per tutti gli asset obbligazionari, sono venuti meno gli effetti di diversificazione tipici dell’asset class e gli investitori sono rimasti in balia di significative perdite di capitale.
Dopo un inizio d’anno segnato dal conflitto russo-ucraino che ha portato gli spread creditizi a livelli mai visti dalla crisi Covid, il ritorno dell’inflazione e il cambiamento delle politiche monetarie delle varie banche centrali hanno spinto i tassi d’interesse al rialzo e, di conseguenza, le performance obbligazionarie in rosso.
*dati aggiornati al 30/12/2022 – Fonte Groupama AM
La guerra Russia-Ucraina ha determinato a livello globale un innalzamento dei prezzi dell’energia. La crisi energetica è poi deteriorata, colpendo principalmente i paesi strettamente dipendenti dal gas russo (Germania e Italia). L’aumento dei prezzi dell’energia e, per estensione, dei prezzi dei trasporti, è stato poi trasferito a tutti i beni di consumo e l’inflazione ha raggiunto un picco del 9,1% a giugno negli Stati Uniti e del 10,6% nella zona euro nel mese di ottobre. L’aumento dei prezzi è stato ulteriormente alimentato dalla crisi sanitaria in Cina, con Shanghai e molte altre grandi città cinesi che hanno subito un blocco per diversi mesi.
Per frenare questa spirale inflazionistica, le banche centrali dei Paesi sviluppati, in particolare la FED e la BCE, hanno cambiato le loro politiche monetarie. La FED ha aumentato i tassi del 4,25% e la BCE del 2,5%, portandoli rispettivamente al 4,5% e al 2%. Sembra chiaro ormai che finché la traiettoria dell’inflazione rimarrà alta e lontana dai livelli target, i discorsi delle autorità centrali rimarranno decisamente restrittivi, portando così incertezza e volatilità sui mercati obbligazionari.
In tale contesto, l’impatto sul segmento corporate è stato immediato. Il credito inizia il 2022 con spread relativamente bassi, dopo essersi compressi per tutto il 2021 grazie alle varie misure adottate dalle banche centrali per sostenere la ripresa economica nel periodo post-Covid. Nonostante i fondamentali solidi, sia nel corporate investment grade che in quello high yield, l’asset class ha risentito dei dati macroeconomici relativamente deboli e, soprattutto, del sell-off obbligazionario.
Riteniamo che il cambiamento dello scenario economico sia duraturo e avrà impatti sui mercati obbligazionari. Gli anni delle politiche monetarie accomodanti, di bassi tassi di interesse, di costosi spread creditizi e dell’assenza di rischio specifico e volatilità sembrano ormai alle spalle. Al momento, sembra che il mercato si aspetti un rapido ritorno dell’inflazione all’obiettivo target del 2% della BCE. Secondo le nostre previsioni di inflazione a 4 o 5 anni, il mercato sta sottostimando i livelli di inflazione. Prevediamo ancora molta volatilità sui tassi d’interesse fintanto che l’inflazione sarà al di sopra del 6%. Le banche centrali non potranno correre rischi di fronte all’inflazione e, pertanto, nel contesto di normalizzazione monetaria gli asset obbligazionari restano vulnerabili.
Riteniamo che le nostre strategie obbligazionarie flessibili, opportunistiche e non vincolate all’esposizione al rischio di tasso d’interesse e di credito siano particolarmente adatte al nuovo scenario di mercato (si vedano i grafici sottostanti). La decorrelazione tra risk-free asset e risky asset non è più garantita, il rischio specifico è aumentato notevolmente e il rischio tassi rimane estremamente elevato. Pertanto, risulta opportuno essere in grado di adattare la costruzione del portafoglio obbligazionario all’evoluzione della correlazione tra le diverse asset class e la volatilità dei mercati.
Quali soluzioni ci sono per i portafogli?
La presenza di livelli elevati di volatilità nel contesto di grande incertezza rappresenta, a nostro avviso, una buona opportunità per le soluzioni, all’interno della nostra divisione Total Return, basate sulle convictions e su un approccio flessibile, non vincolato e decorrelato.
Pertanto, riteniamo che il G Fund – Total Return Bonds, lanciato nel 2022, risponda perfettamente alle necessità attuali. In linea con la sua filosofia di gestione, il portafoglio offre:
- una strategia di allocazione obbligazionaria multi-asset globale (titoli di Stato, obbligazioni indicizzate all’inflazione, corporate investment grade e high yield) che combina un approccio top down e bottom up su tassi di interesse e credit spread;
- una strategia flessibile senza vincoli con un ampio margine di manovra, utile per potersi adattare alle differenti fasi di mercato e del ciclo economico, e con un intervallo di Duration compreso tra -3y e +10y.
- una strategia Articolo 8 (SFDR), opportunistica e basata sulle convictions fondata su una rigorosa selezione titoli supportata da analisi extra-finanziarie e finanziarie del team di gestione;
una strategia che adotta una gestione del rischio rigorosa con stringenti limiti al
fine di guidare la traiettoria della performance del portafoglio
La filosofia di gestione non vincolata del G Fund – Total Return Bonds ha permesso di offrire un’esposizione al mondo obbligazionario globale limitando le perdite rispetto all’indice di riferimento Bloomberg Euro Aggregate. Il fondo ha generato un rendimento netto del -8,67% per l’anno 2022, rispetto al -17,17% del suo benchmark (indice LBEATREU).
[*dati aggiornati al 30/12/2022 – Fonte Bloomberg]
Il portafoglio ha beneficiato di una gestione attiva e flessibile della duration (intervallo da 0 a 4,5) a seconda delle condizioni di mercato. Inoltre, l’esposizione a obbligazioni indicizzate all’inflazione e ai tassi reali ha contribuito positivamente al portafoglio. Infine, la gestione attiva dell’allocazione creditizia, preferendo titoli finanziari subordinati e obbligazioni ibride, e la gestione tattica della copertura, attraverso derivati di credito, hanno consentito al fondo di generare una over-performance nel corso del 2022.
“L’aumento dei tassi di interesse, l’incremento del rischio specifico e i timori di recessione sono tutti aspetti che favoriscono una gestione opportunistica e flessibile di tutti gli asset obbligazionari. Siamo convinti che il fondo G Fund Total Return Bond, con il suo approccio non vincolato e la sua gestione dinamica della duration, offra una soluzione d’investimento adatta al nuovo contesto economico e sarà in grado di generare una performance in relazione al suo universo d’investimento indipendentemente dalle condizioni di mercato”
Fondi gestiti dal team obbligazionario Total Return

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